Rischio interazioni con medicine come antitumorali a antibiotici
Prodotti erboristici e farmaci tradizionali: un connubio che può far male alla salute, rendendo meno efficaci le terapie o inducendo tossicità. È quanto ribadito in uno studio sul British Journal of Clinical Pharmacology dove sono riportati diversi casi di effetti avversi legati a assunzione di prodotti erboristici insieme a farmaci.
La ricerca è stata condotta all'Università di Stellenbosch in Sud Africa e si basa sull'analisi di dati ottenuti da studi già pubblicati sull'argomento. Gli esperti hanno studiato in particolare interazioni tra prodotti erboristici e farmaci assunti da tre categorie di pazienti, con problemi cardiovascolari, con tumori e con trapianto di rene. È emerso che i farmaci assunti da questi pazienti (nell'ordine warfarina e statine, antitumorali ad esempio agenti alchilanti, e antibiotici come le cefalosporine) possono interagire con sostanze quali l'Iperico o Erba di San Giovanni, i semi di lino, la salvia, il succo di bacche di Goji, il pompelmo, il tè verde e anche la camomilla.
Si sono riscontrate interazioni dei farmaci prescritti con i prodotti erboristici, con conseguenze anche gravi, riduzione di efficacia dei farmaci stessi (e conseguente prolungamento di ricoveri) e/o tossicità.
Fonte: British Journal of Clinical Pharmacology
“La lotta al fenomeno delle carenze passa anche attraverso il riconoscimento delle necessità di rendere economicamente sostenibili molti farmaci essenziali. Siamo al lavoro su questo aspetto”
La riduzione del rischio di MACE è stata raggiunta indipendentemente dal livello di peso basale, dall'indice di massa corporea (BMI), dalla circonferenza vita e dal rapporto vita/altezza
Allo studio nuovi sistemi di nanoparticelle per contrastare lo sviluppo di biofilm microbici responsabili di gravi infezioni
Prima tranche per la riforma che riguarda milioni di malati
La riduzione del rischio di MACE è stata raggiunta indipendentemente dal livello di peso basale, dall'indice di massa corporea (BMI), dalla circonferenza vita e dal rapporto vita/altezza
Allo studio nuovi sistemi di nanoparticelle per contrastare lo sviluppo di biofilm microbici responsabili di gravi infezioni
Prima tranche per la riforma che riguarda milioni di malati
Il trattamento con ofatumumab fino a sei anni continua a essere ben tollerato con risultati di sicurezza coerenti, a sostegno del profilo beneficio-rischio favorevole di ofatumumab nella SMR
Pubblicate sull’European Journal of Cancer le raccomandazioni stilate da esperti provenienti da 5 continenti e da società scientifiche internazionali
La MIP-C si può sviluppare anche in chi ha avuto il virus lieve
Radiologi e clinici del Policlinico Gemelli hanno ideato un metodo per 'taggare' con una piccola spirale metallica (microcoil) queste lesioni
Di natura infiammatoria cronica e progressiva, è provocata da un “corto circuito” del sistema immunitario. Interessa l’esofago causandone il restringimento. La sua principale conseguenza è che diventa difficile, a volte impossibile, la deglutizione
Commenti